A proposito di campioni...
Università degli Studi Roma Tre - Convegno "Autonomie e consapevolezza. Il contributo di ricerca dell'analisi transazionale e delle intelligenze multiple"- Relazione di Massimiliano Ruggiero, Centro formazione Nazionale di Banca Generali: "La vittoria come miglioramento continuo, la sconfitta come opportunità di crescita". Roma 25 novembre 2014 - Discussant: Daniela Olmetti Peja, Università Roma Tre
AL MEETING DI RIMINI 2014 PER PARLARE DI SPORT, VALORI, CULTURE
Il 26 agosto ho preso parte a un dibattito - "L'impensabile possibile: quando con lo sport si diventa grandi" - presso il Meeting di Rimini 2014, al quale hanno partecipato: Marco Calamai, Allenatore di Basket e Docente presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Bologna; Pedro Samaniego, Responsabile della Casa Virgen di Caacupé ad Asunción, Paraguay e Davide Perillo, Direttore di "Tracce", che ha introdotto e moderato il dibattito. E' stato un evento estremamente partecipato - oltre 1000 i presenti - e per me molto importante, in quanto mi ha permesso di discutere della funzione sociale del rugby e della sua valenza educativa. Di seguito trovate il video completo del dibattito, qualche foto che mostra i relatori e il pubblico presente in sala e una prima rassegna stampa...
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Dal rugby all'azienda
Da ex giocatore e allenatore, sono convinto che il rugby possa dare tanto all’azienda. So bene di non essere il primo, né l’unico, ad affermare una cosa del genere; lo testimonia il fatto che il rugby è sempre più spesso utilizzato in formazione, in particolare nell’outdoor training e, d’altra parte, non può essere un caso che tanti ex campioni – uno fra tutti John Kirwan – svolgano oggi l’attività di formatori e di consulenti aziendali. Non voglio caricare di eccessivi significati questa considerazione, affermando che un’azienda “rugby-oriented” sia automaticamente destinata a primeggiare sulle altre, ma non può sfuggire quanto sia importante che anche nel campo bancario e finanziario vi siano oggi soggetti che adottano i valori fondanti del rugby – il rispetto delle regole, la correttezza e il gioco di squadra – per promuovere il proprio brand. Non solo. Il rugby può anche essere, a mio avviso, un formidabile modello organizzativo che può incentivare in misura significativa le sorti di un’azienda e può contribuire a creare un clima cooperativo e fattivo nei gruppi di lavoro. In una squadra di rugby c’è posto per tutti - grandi, piccoli, potenti o agili – e ognuno può dare il suo contributo al successo finale, a patto che cooperi con gli altri, non si estranei mai dal gioco, rispetti le strategie decise e sostenga l’azione dei compagni. Una rete di promotori finanziari dovrebbe funzionare allo stesso modo: se tutti i suoi membri sono pronti a impegnarsi al massimo per raggiungere l’obiettivo comune – quello di realizzare budget - guadagnandosi la fiducia del cliente in virtù dell’impegno e della correttezza profuse, l’azienda avrà una marcia in più, a prescindere dal pensiero strategico che guida il suo ruolo sul mercato.
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