Su "mission" e "vision"

 

Nella comunicazione aziendale e nell’attività di formazione ci si imbatte sempre più frequentemente in due termini – mission e vision – con i quali si cerca di condensare obiettivi, scopi e caratteristiche della strategia di impresa. Spesso i ragionamenti che sottendono l’enunciazione di questi due concetti sono però di diverso tenore, così come i riferimenti teorici di cui ci si avvale per definirli. Non ho la pretesa di proporre alcuna soluzione “definitiva” a riguardo ma mi piacerebbe ragionarne in questo e nei prossimi post, in particolare mettendo in relazione questi due concetti con il tema della leadership. È forse opportuno sgombrare subito il campo da un possibile fraintendimento: mission e vision non possono essere considerate dimensioni a sé stanti o, peggio ancora, “in competizione” fra loro, bensì due componenti fondamentali che, integrandosi, definiscono la strategia, gli obiettivi e l’identità di un’organizzazione. Del resto, prima che il concetto di vision fosse formalizzato in letteratura e acquisisse una sua autonoma dignità, era la mission a includere anche la prospettiva di lungo periodo e l’orizzonte valoriale che oggi si suole ritenere prerogativa della vision. Cerchiamo, dunque, di arrivare a delle definizioni di partenza sufficientemente condivise. Con il termine “mission” l’azienda comunica al mondo qual è la sua attività, qual è lo scopo che persegue, quali sono i servizi o i prodotti che offre alle persone. In due parole, chiarisce le ragioni per le quali è stata costituita e, nel farlo, motiva la sua esistenza. L’essenza della mission dovrebbe essere espressa in maniera concisa ed efficace attraverso uno slogan ed essere poi articolata nello statement. Viene spesso citato, come esempio insuperato di mission, nella sua semplicità ed efficacia, quello della Disney: "To make people happy",Rendere felici le persone”. Tutto chiaro, allora? Niente affatto, visto che altri autori citano il medesimo slogan come espressione della vision dell’inventore di Topolino e non certo della mission della sua azienda. Se, infatti, è vero che “rendere felici le persone” è la missione, cioè la finalità generale, della Walt Disney Company, è altrettanto vero che lo slogan non dice nulla dell’attività dell’azienda, dei suoi obiettivi, degli strumenti e dei servizi offerti. Secondo quest’ultima obiezione, pertanto, “rendere felice la gente” sarebbe l’orizzonte valoriale, trascendente l’azienda stessa, o il “meta-ideale”, come l’ha definito qualcuno, che guida la realizzazione della mission negli scenari futuri. In altre parole, appunto, la vision… 

Joomla templates by a4joomla